La ricerca architettonica di cui è intriso il mio lavoro quotidiano di Architetto è rivolta al rispetto e alla valorizzazione dello straordinario territorio nel quale sono nato e ho deciso di vivere con la mia Famiglia: il Cusio, costituito da una Lago azzurro in mezzo a colline verdi, con le montagne bianche sullo sfondo e la pianura multicolore a sud.
Per un Architetto Materia rimanda a Materiale, l’elemento primario che ci è stato dato e con il quale siamo chiamati a confrontarci per realizzare gli Spazi di Vita per l’Uomo.
Circa i Materiali da costruzione, prediligo per i miei lavori sia di esterni che di interni, siano di nuova costruzione, di ristrutturazione o di restauro, quelli “naturali e quindi veri” rispetto a quelli di “sintesi e quindi destinati a perdere valore nel tempo”.
È facile riscontrare nelle mie architetture la presenza del Vetro, che per me significa trasparenza e leggerezza, della Pietra che considero espressione di solidità e di rispetto per la tradizione locale, del Legno che è forse il più antico e naturale materiale da costruzione, del Ferro e del Rame che mi riallacciano alla tradizione millenaria del costruire delle civiltà preistoriche, del Calcestruzzo che ritengo il materiale “moderno” per eccellenza.
Sono alla costante ricerca degli accostamenti più idonei di materiali per gestire quella continua tensione tra il rispetto della tradizione locale e la spinta alla contemporaneità e all’innovazione che mi contraddistinguono, vagliando e valutando ogni elemento progettato e costruito e ogni materiale impiegato con il metro della Luce naturale e artificiale.
Da Adolf Loos mi piace ricordare il monito che: “ …Non costruire in modo pittoresco. …. Costruisci meglio che puoi. Ma non al di sopra delle tue possibilità. … Fà attenzione alle forme con cui costruisce il contadino. Perché sono patrimonio tramandato della saggezza dei padri. Cerca però di scoprire le ragioni che hanno portato a quella forma. Se i progressi della tecnica consentono di migliorare la forma, bisogna sempre adottare questo miglioramento. … Sìì vero! La natura sopporta solo la verità. …”.
Da Le Corbusier ho imparato la lezione che “L’Architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi sotto la luce.”
A Mies Van der Rohe riconosco ciò che di più moderno sia mai stato scritto: “Less is More”
Personalmente resto fedele al mio credo “Less and Light are More and Fast”, che ritengo esprima i valori e le caratteristiche del nostro tempo: “la semplicità e la leggerezza (che è anche luce) diventano espressione del meglio e del più veloce”.